Agrumaria Corleone

La Sicilia nel prodotto

Agrumaria Corleone è un’impresa storica siciliana. Fondata alla fine dell’Ottocento da Salvatore Corleone, pioniere nell’industria della trasformazione degli agrumi in Sicilia, ancora oggi l’azienda, giunta alla quarta generazione, esporta con successo in tutto il mondo un prodotto e una filosofia produttiva profondamente “Made in Italy”.

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Agrumaria Corleone SPA

Impresa

Palermo

www.agrumariacorleone.com

Agrumaria Corleone | La Sicilia nel prodotto

Made in Italy, o meglio, Made in Sicily. Al centro della vision: sviluppo nel territorio, tradizione, amore per la natura, rispetto per i diritti dei lavoratori, tradotti in prodotti di altissima qualità apprezzati dai clienti di tutto il mondo.

All’ingresso dell’azienda Corleone campeggiano grandi foto d’epoca. Carri trainati da cavalli consegnano al porto di Palermo grandi botti di castagno in cui sono conservati estratti preziosi, colorati e profumatissimi, destinati ai mercati al Nord Europa. Da allora l’Agrumaria Corleone di strada ne ha fatta. Oggi l’impresa esporta in tutto il mondo, oltre il 70% della sua produzione che contempla succhi di agrumi naturali e concentrati di oli essenziali destinati alla produzione di nettari, composti, bevande gassate, gelati, aromi ed essenze per l’industria dei profumi. Quella dell’Agrumaria è una crescita tipicamente “Made in Italy”. Lo sviluppo dell’azienda è stato sano, equilibrato, con i piedi sempre ben radicati alla terra, e ciò le ha permesso, nonostante le fatiche di fare impresa in Italia e ancor più in Sicilia, di durare nel tempo, aggiornandosi continuamente pur restando fondamentalmente se stessa.

Da dove nasce l'idea

L’origine Siciliana come marchio da esportare: l’Agrumaria Corleone viene fondata a Palermo da Salvatore Corleone, uno dei pionieri della lavorazione degli agrumi.

Iniziò ad esportare alla fine del 1800 l’unico prodotto allora di interesse dei mercati – l’olio essenziale di limone – derivato da una lavorazione manuale che prevedeva il taglio in due del limone, il suo svuotamento e la spremitura della buccia contro spugne di mare. Poi le spugne venivano spremute con un torchio a mano per estrarne l’emulsione. Infine, attraverso un processo di decantazione, si otteneva la famosa “essenza a spugna” apprezzata in tutto il mondo.

“Vediamo la nostra impresa come un attore sociale, come un promotore di benessere per la comunità che ci circonda e per questo ci impegniamo. La nostra ricchezza è proprio essere una famiglia, fare impresa per me e per i membri della mia famiglia vuol dire avere trasferito nella nostra azienda tutti i nostri valori, i nostri sogni, i nostri progetti e proprio per questo dobbiamo stare consapevolmente nel tempo, perché se fallisce la nostra impresa, fallisce la nostra famiglia e fallisce il sogno di tante generazioni.”

Chiara Corleone, Export Sales Manager

La Storia

L’Agrumaria Corleone rappresenta una delle storie di straordinaria imprenditorialità che caratterizzano il nostro sistema produttivo: quattro generazioni di esperienza e un capitale imprenditoriale e tecnologico in continua crescita.

L’analisi del suo modello di business aiuta a ricostruire gli snodi chiave su cui è costruito il successo del made in Italy. Innovazione continua, mercati globali e grande attenzione alla qualità del prodotto e al servizio al cliente riassumono la formula di successo e caratterizzano i principali processi di creazione del valore.

La logica di organizzazione del lavoro che ne deriva è anche questa consolidata. Il presidio manifatturiero è forte, gli investimenti sono adeguati, la competitività in chiave di efficienza monitorata costantemente. Molta attenzione al risparmio energetico e a una produzione “green” per garantire efficienza e posizionamento dell’azienda sul mercato completano le priorità perseguite. In stretto collegamento, fra la produzione e il cliente, si pone l’ufficio tecnico, nel caso dell’Agrumaria il laboratorio, dove vengono garantiti gli standard internazionali più rigorosi e si personalizza il prodotto in base alle specifiche del cliente. I mercati sono globali, il fatturato estero è nettamente predominante sul fatturato totale, la gestione di clienti internazionali molto consolidata nelle prassi. 

Qualità, sostenibilità, competenza e appartenenza delle risorse umane completano il mix a sostegno della competitività. Questo accade nell’alimentare, ma le stesse caratteristiche determinano il successo del Made in Italy nella meccanica, nell’arredo e nella moda; insomma una conferma che il posizionamento è corretto, distintivo, capace di creare valore nel tempo.

Agrumaria Corleone non produce direttamente. Dunque per l’approvvigionamento della materia prima dipende da fornitori siciliani, volendo mantenere con coerenza e determinazione la linea tracciata dal suo fondatore e portata avanti con grande intelligenza dai discendenti, di trattare prodotti esclusivamente “Made in Sicily” riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Oggi in Sicilia le coltivazioni di limoni – solo per fare un esempio concreto delle enormi difficoltà per mantenere vivo il Made in Italy – stanno diminuendo drasticamente. 

Ci sono problemi di passaggio generazionale e di profittabilità (vale la pena restare a coltivare la terra dei genitori e dei nonni?) che si innestano sulla mancanza di interventi strutturali a sostegno dell’agricoltura di qualità. Così – oltre a far fronte alla mutevolezza delle condizioni meteorologiche che impatta su quantità e qualità della materia – diventa indispensabile investire sulla compattezza, stabilità e qualità della filiera per rendere robusta un’alleanza che dà lavoro a molti e che può costituire spazio di crescita futura.

Come raccontano in Agrumaria Corleone, la domanda di estratti ed oli essenziali c’è e si potrebbe fare molto di più. Ma è evidente che non ci sono le condizioni per questo sviluppo. Gli interventi istituzionali sono pochi, quando non inesistenti. Non c’è un disegno, una visione. Mancano strutture ed infrastrutture: relazionali, della mobilità, della connettività, dell’innovazione. Si avverte l’urgenza di policy di lungo periodo a sostegno di quei prodotti che fanno il Made in Italy, cioè la parte più solida e dinamica della nostra economia. In Agrumaria Corleone sono fedeli alla loro storia e all’intuizione del bisnonno Salvatore: si resta in Sicilia e si producono solo prodotti siciliani.

E per far questo si investe in ricerca e tecnologia; si tessono relazioni fatte di mani strette e di visite negli agrumeti; si portano i grandi buyers internazionali a conoscere sul campo i fornitori e a toccare i limoni sulla pianta; si sperimentano nuovi prodotti e processi per raggiungere quegli standard di qualità e di eco-sostenibilità sempre più elevati richiesti dal mercato globale; si diventa narratori di una bella storia di famiglia-impresa su nuovi mercati.

Gli aspetti generativi

Il segreto è da ricercarsi nella sapiente combinazione di opposti. Risolvendo in modo generativo i dilemmi che la modernizzazione ha posto all’impresa, l’Agrumaria ha saputo conciliare la famiglia con l’azienda, la custodia con l’innovazione, le relazioni umane con le competenze. Anzitutto la famiglia con l’impresa.

E’ così che Chiara Corleone, quarta generazione e export sales manager, ci presenta l’azienda: “Questa è una famiglia-impresa”. Si tratta – lo si capisce molto bene nel corso della nostra visita – di un’entità inscindibile, con tutti i rischi che ne possono conseguire ma anche con le opportunità che tale configurazione offre. L’impresa famigliare è probabilmente la forma più tipica nel panorama aziendale italiano. Anche nell’Agrumaria figli, nipoti e pronipoti continuano a mantenere un ruolo nell’impresa e nell’assetto proprietario. Tuttavia, il loro ingresso avviene sulla base di precisi criteri ed è regolato da patti familiari. La ricerca va verso una governance in grado di conciliare famiglia e management.
Il secondo, interessante connubio è tra custodia e innovazione. L’attenzione dell’impresa è diretta a salvaguardare la terra e i suoi frutti – la preziosa materia prima senza la quale l’azienda è destinata a morire – e al contempo a investire continuamente in ricerca scientifica, nell’aggiornamento di impianti e macchinari, nel miglioramento di processi produttivi garanti della sostenibilità ambientale. Lo snodo tra impresa e territorio è un prodotto in grado di esportare con i suoi profumi e i suoi colori la Sicilia nel mondo. La potenza delle essenze è quasi inebriante quando si varca il laboratorio nel quale si sviluppano prodotti ad elevata personalizzazione per una clientela sempre più esigente rispetto agli standard di salubrità e qualità. Quindi arrivano i colori: il giallo del limone, l’arancio del mandarino, il rosso dell’arancio che scintillano negli alambicchi. C’è la Sicilia dentro.
Per custodire questo valore che diventa distintività sui mercati, Agrumaria ha investito fortemente nella ricerca e nell’ammodernamento degli impianti, sviluppando apparecchiature sofisticate, personalizzate da costruttori italiani appositamente per la Corleone. Anche in questo modo si è superata la crisi.
Infine l’articolazione tra relazioni umane e risultati d’impresa. In Agrumaria vi sono dipendenti figli di ex dipendenti. Se buone relazioni e fiducia reciproca costituiscono due valori fondamentali dell’impresa – valori particolarmente significativi in un territorio tristemente famoso per la difficoltà di coltivare capitale sociale – ciò non va a scapito della qualità delle competenze. Il profilo dei dipendenti è elevato e da parte sua l’impresa continua ad investire in formazione, nella convinzione che il successo dell’azienda dipenda anzitutto dalla qualità delle persone che ci lavorano. L’incrocio tra queste due variabili porta alla creazione di un ambiente di grande vitalità umana e professionale. La generatività dell’Agrumaria Corleone è certamente da intravedersi nella sua capacità di resistere nel tempo. In un contesto certamente poco favorevole all’imprenditività e alla cooperazione, la Corleone continua a restare fedele ad una vocazione familiare e produttiva che la spinge a ricercare e a stringere nuove alleanze di qualità per preservare la qualità dell’impresa e dei suoi prodotti.

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