La Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani nata un anno si pone l’obiettivo di attivare energie e risorse nel territorio della Sicilia Sud Occidentale, promuovendo la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale.

Ha deciso di ringraziare i propri stakeholder e sostenitori tra cui ARC in maniera sostenibile piantando alcuni alberi nel parco culturale delle cave di Mazara del Vallo (TP) dove Periferica lavora ad un progetto di rigenerazione urbana partecipata e dove ospiterà nuove attività ed eventi nei prossimi mesi.

From Desert to Oasi: ricolonizzare la cava-deserto, era il tema del workshop di paesaggio lanciato da Periferica ad agosto 2019 per immaginare la conversione della cava nel futuro polmone urbano della città. Decine di studenti hanno concluso il laboratorio di progettazione ed auto-costruzione piantando i primi alberi in quello che si candida ad essere il primo parco culturale di Mazara del Vallo.

Insieme ad un albero è stata inviata una lettera di ringraziamento che racconta il progetto.

” È un’avventura che si inserisce in un cammino audace in cui si incontrano spesso problemi che sembrano così grandi da rubare la speranza. È un’avventura che ha a cuore il radicarsi e il rifiorire proprio in questa terrà, sud del sud, che ti provoca, ti affascina, talvolta ti ferisce, ma che ti fa inevitabilmente innamorare della sua straordinaria bellezza.

Agrigento e Trapani sono terre di antichissima civiltà dove mito e storia si fondono, dove arte e natura spalancano scenari capaci di far sognare e ispirare una comunità di persone solidali e creative. Questa è la nostra terra, dove abbiamo deciso di impegnarci per costruire un futuro più giusto.

Tutto ciò assume i connotati di una sfida: rimanere per re-esistere. Per esistere con uno stile che deve aprirsi al generare processi che non possono scendere a compromessi con il lamentarsi né tanto meno con l’accontentarsi.

È un re-esistere che ci permetterà d’invertire, nel nostro piccolo, il paradigma di un Sud inerme e destinato al fallimento, creando valore per lo sviluppo locale e avviando processi di coesione sociale.

È un re-esistere che s’impegna a generare il bene comune, con una pazienza e una dedizione tanto necessarie agli uomini e alle donne di speranza, quanto a un agricoltore che si prende cura di un piccolo albero di ulivo appena piantato, sognando già quello che potrà essere tra molti anni.”

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