Brunello Cucinelli

Un’impresa con al centro l’uomo

Brunello Cucinelli è una casa di moda italiana fondata dall'omonimo imprenditore, nota per la produzione di maglieria pregiata in cashmere, nata e sviluppatasi nel borgo medioevale di Solomeo.

Condividi:

Brunello Cucinelli Spa

Impresa

Solomeo, Perugia

www.brunellocucinelli.it

Brunello Cucinelli | Un’impresa con al centro l’uomo

Nel 1985 Brunello Cucinelli avvia un'attività imprenditoriale che non tarda ad attirare l'interesse dei media e degli studiosi. La ragione di tale notorietà non consiste soltanto nel suo riconoscimento quale leader nel settore dell'abbigliamento in cachemire (i dati sintetici del 2009 parlano di 155,24 mil/euro e di 476 dipendenti), ma soprattutto nella filosofia con cui Cucinelli plasma l'intera impresa.

“Nella mia organizzazione il punto di riferimento è il bene comune, come strumento di guida per il perseguimento di azioni prudenti e coraggiose. Nella mia impresa ho messo l’uomo al centro di qualsiasi processo produttivo, perché sono convinto che la dignità umana ci sia restituita solo attraverso la riscoperta della coscienza”.

Da dove nasce l'idea

Il padre si trasferisce a lavorare dalla campagna in fabbrica. “Quello che non mi piaceva molto era che la sera tornando dal lavoro qualche volta aveva gli occhi lucidi e diceva ‘ma cosa ho fatto io a Dio per essere umiliato?’ Lui aveva 45 anni io 15 o 16”.

“Da lì è scaturito quel qualcosa e mi sono detto: ‘qualsiasi cosa farò io nella vita vorrei farlo per la dignità dell’uomo, per migliorare le condizioni dell’essere umano nel lavoro’. Faceva un lavoro durissimo sotto il profilo fisico e lo stipendio era quello di un operaio. Non era quello che contestavo, ma l’idea che lui venisse offeso. Questa è la mia formazione”.

“Volevo creare un’impresa diversa, inspirandomi a ciò che era stato fatto a mio padre. Volevo fare l’inverso: volevo lavorare per la dignità dell’uomo. Volevo realizzare un’impresa che facesse profitti con etica, dignità e morale.

Brunello Cucinelli, Imprenditore

La Storia

“Abbiamo in Umbria una cultura enorme della maglieria ma non del cashmere, ed ebbi questa idea di fare cashmere colorato. Non c’era sul mercato, sotto il profilo del prodotto fui innovativo”.

Brunello racconta: “Iniziai senza una lira, anzi avevo qualche liretta di debito. Andai in banca e mi feci dare un piccolo prestito. Quindi non avevo soldi, iniziai questa attività e poi le cose sono andate bene sotto il profilo industriale perché avevo un prodotto nuovo. Il tema di fondo era: “Come posso alleviare la durezza del lavoro, come posso alleviare la durezza economica del lavoro? E lì sono andato dietro al mio istinto all’esperienza del mio babbo. Non ho mai avuto un maestro, volevo fare l’inverso di quello che era stato fatto a mio padre: veniva offeso e io non volevo offendere, lavorava in condizioni climatiche pessime, io volevo far lavorare in condizioni climatiche eccezionali. Quale può essere questo modello, che adesso si chiama modello di business, quale può essere il modello del lavoro? Ho fatto unicamente questo: volevo avere profitti perché un’impresa non può non avere profitti e riuscirci con etica, dignità e morale”.

Gli aspetti generativi

E' l'uomo al centro di tutto e tale opzione rende anche il lavoro più umano. Il richiamo alla Bellezza - a cui si vuole aspirare nell'interiorità come nel proprio contesto di vita - e al Bene comune è costante e si traduce in un assiduo impegno a rinnovare il Borgo di Solomeo, a creare un Foro delle Arti e una Fondazione.

“Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Sogno una forma di capitalismo umanistico contemporaneo con forti radici antiche, dove il profitto si consegua senza danno o offesa per alcuno, e parte dello stesso si utilizzi per ogni iniziativa in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni culturali”.