Vita

Una content company dedicata a chi non ha voce

Vita è la società editrice del magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit. 

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Vita Gruppo Editoriale

Impresa

Milano

www.vita.it

Vita | Una content company dedicata a chi non ha voce

Raccontare la realtà di milioni di cittadini che oggi non sono visibili nel gran circo dei mass media.

Vita è nata "dal basso", da un gruppo di giornalisti sensibili alle problematiche di una realtà di cui i media tradizionali non si occupano, ed è cresciuta divenendo una realtà quotata in borsa.

Da dove nasce l'idea

Vita nasce il 27 ottobre 1994. La copertina del debutto è un’inchiesta-verità sulla Croce Rossa Italiana. Il titolo è una domanda forte: “Croce Rossa o croce d’oro?”. L’editoriale del fondatore e direttore, Riccardo Bonacina, presenta il nuovo giornale.

La prima definizione, che vale ancora oggi, è questa: «Vita è un giornale senza editore che nasce da una spinta dal basso per raccontare la realtà di milioni di cittadini che oggi non sono rappresentati, non sono visibili nel gran circo dei mass media. Noi invece crediamo che la vita concreta di migliaia e migliaia di persone, di gruppi, di associazioni, di movimenti sia la sola realtà che oggi valga la pena raccontare».

“L’idea è stata quella di capire che il nostro sistema media lasciava fuori dal proprio racconto e rappresentazione una parte della società: rappresentava il salotto (gli attori, la politica, lo sport), ignorando completamente tutto quanto succede dentro il tessuto sociale. Una somma di energie vitali e di positività che sui media non ha ancora adeguata rappresentazione.”

Riccardo Bonacina, Presidente di Società editoriale Vita

La Storia

Dieci anni dopo, l’editoriale porta la firma di Giuseppe Frangi, direttore del magazine dal 2001. «La scommessa», dice, «è stata quella di credere che l’amore alla realtà potesse legare persone che venivano da storie lontane, con identità e fedi diverse, magari etichettate anche come nemiche dalla vulgata dominante. È successo e succede, nel nostro lavoro, ogni giorno. VITA consiste di questa rete di intelligenze e di generosità».

E per il domani quale sfida? Potenziare il racconto della società civile per influenzare i cambiamenti necessari a un Paese che ha bisogno di più sussidiarietà, più solidarietà e più responsabilità, per non declinare. In mezzo, attraverso alcune copertine-simbolo di Vita, quella realtà che da quindici anni continuiamo a raccontare.

Gli aspetti generativi

Per un gruppo che ha visto più che raddoppiare il valore della sua produzione e il suo valore aggiunto negli ultimi sei anni (2003/2009) - anni in cui è esplosa una profonda crisi economica in generale e una crisi strutturale nel settore dell’editoria - la prospettiva più naturale potrebbe sembrare quella di una visione di tenuta delle posizioni di leadership acquisite.

Non è il caso di Vita, che oggi si affaccia su un impegnativo “Piano strategico 2010-2012” che mira a rilanciare la propria sfida, rilanciando insieme i propri valori, i propri prodotti e la propria professionalità nella costruzione di un gruppo che sappia aumentare il numero dei suoi contatti (lettori e utenti web) e la penetrazione nei suoi mondi di riferimento: i cittadini impegnati, il personale della PA impegnato nel Welfare, e i dirigenti di azienda impegnati nelle politiche di Csr. Con un obiettivo, rendere più forte la voce della società civile e dare più potenza alle sue istanze.

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