Open Biomedical Initiative

Un network globale open source per migliorare la salute di tutti

Open Biomedical Initiative è un network globale open source nato nel 2014, impegnato nello sviluppo collaborativo di tecnologie e dispositivi biomedicali in chiave low-cost, open source e stampabili in 3D.

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Open Biomedical Initiative

Associazione

Atri, Teramo

www.openbiomedical.org

Open Biomedical Initiative | Un network globale open source per migliorare la salute di tutti

Contribuire oltre le marginalità: cambiare il volto della biomedica sviluppando progetti capaci di aiutare le persone in modo innovativo.

OBM è una community di volontari – online - che si impegnano nell’ideazione, sviluppo e distribuzione di tecnologie e dispositivi biomedicali low cost, con una modalità open source e stampabili in 3D. L’obiettivo di questa iniziativa coincide con la volontà di creare supporti a tutela della salute globale, in particolare, a sostegno dei cinque miliardi di poveri che abitano il pianeta e che non hanno accesso alle cure mediche.

Da dove nasce l'idea

I due fondatori, Bruno e Giancarlo, si scoprono accomunati dal desiderio di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone, soprattutto di coloro che pagano il prezzo della marginalità geografica, sociale o economica e che restano escluse dall’accesso a più elevate opportunità di salute e benessere.

Open Biomedical Initiative è un progetto nato nel 2014, dall’incontro fra l’idea di Bruno Lenzi, 27 anni, ingegnere elettronico con una formazione biomedica e le capacità dell’esperto di marketing e comunicazione Giancarlo Orsini. Le attività di OBM consistono nell’ideazione, sviluppo e distribuzione di tecnologie e dispositivi biomedicali low cost, con una modalità open source e stampabili in 3D. Per OBM non conta solo lo sviluppo tecnico del prodotto ma la promozione di una cultura globale dell’accessibilità e della promozione di migliori possibilità di vita e di benessere per tutti: per questo risultano altrettanto centrali le attività di comunicazione e di disseminazione dei nuovi prodotti, delle tecnologie utilizzate e delle loro applicazioni. Una redazione costituita da un network globale di scrittori consente di diffondere nuove conoscenze attraverso il racconto dell’esperienza personale degli autori.

“Grazie a questo tipo di tecnologie estremamente innovative come la stampa 3D e internet, possiamo arrivare anche all'ultima persona di questa terra che non può permettersi quello che si possono permettere oggi pochi. La tecnologia intelligente è la tecnologia che mette insieme l'uomo e la macchina. Quando l'uomo e la macchina si mettono insieme a servizio degli ultimi è qui che accade il vero miracolo.”

Giancarlo Orsini, Marketing and Media Area Director di OBM Initiative

La Storia

E’ in atto una rivoluzione? Di certo stiamo assistendo a un processo contagioso di natura collaborativa che grazie alle potenzialità della rete e dalle nuove tecnologie sta accelerando percorsi di empowerment inimmaginabili senza la rete.

OBM sceglie di inserirsi a supporto della Biomedica tradizionale attraverso lo sviluppo di progetti altamente innovativi i cui beneficiari sono persone portatrici di problemi o svantaggi fisici, parzialmente o totalmente superabili grazie all’apporto della tecnologia. Ai destinatari dell’intervento, però, è richiesto a loro volta, di partecipare attivamente allo sviluppo e al perfezionamento continuo dei dispositivi stessi attraverso il loro costante feedback ai costruttori.

Grazie all’apporto volontario di una grande rete globale di 6.400 ingegneri, designer, informatici, esperti di comunicazione e all’applicazione della tecnologia si garantiscono prezzi bassi, riproducibilità e riparabilità dei prodotti. I file per la stampa dei singoli componenti – una protesi, ad esempio – vengono infatti inviati all’utilizzatore che può realizzare da sé il prodotto finale componendo le singole parti stampate e, nel caso di sua rottura, ripararlo.

Quella di OBM è un’azione di disintermediazione, dove le persone in modo sempre più diretto ed immediato, vengono formate per affrontare – dentro un network di saperi, esperienze, legami – un problema personale grazie ad un intervento frutto di una intelligenza collettiva.

Al momento Open BioMedical Initiative sta sviluppando due progetti protesici e uno di neonatologia. Ognuno di essi è unico nel panorama mondiale ed è seguito da un team di specialisti. Una volta ultimati, saranno accompagnati dalle opportune certificazioni per offrire prodotti universalmente validi e sicuri.

  • Il progetto WIL (Wired Limb) consiste in una protesi meccanica della mano interamente stampata in 3D, messa in movimento da un apposito sistema di tiranti e costituita da materiali reperibili facilmente e a basso prezzo.
  • Il progetto FABLE (Fingers Activated By Low-cost Electronics) punta alla realizzazione di una protesi elettromeccanica della mano destinata a persone che sono state sottoposte ad amputazione o hanno qualche malformazione genetica degli arti superiori. La mano funziona grazie all’acquisizione di impulsi mioelettrici dell’avanbraccio i quali vengono raccolti da una elettronica compatta completamente reingegnerizzata per replicare e migliorare le caratteristiche di schede similari già esistenti sul mercato ma molto più costose
  • Il progetto BOB (Baby on Board) si presenta come una tecnologia biomedicale capace di riprodurre e mantenere costante al suo interno il microclima ideale per lo sviluppo dei neonati prematuri e/o sottopeso. L’obiettivo è quello di ottenere un sistema affidabile ed economico, facile da trasportare ma robusto, a basso consumo energetico e facile da mantenere, con lo scopo di ridurre la mortalità infantile soprattutto nei Paesi poveri.

Gli aspetti generativi

Attraverso la rete si promuovono processi di approssimazione e la riscrittura di nuove mappe che superando la polarità centralità/perifericità consentono di contribuire con piccoli apporti individuali a mutamenti globali.

La community open source di volontari esperti si ingrandisce sempre di più, proviene da ogni parte del mondo e accomuna persone che mettono, condividono la loro expertise per aiutare le persone in modo concreto ed innovativo. Al suo interno operano ingegneri, biotecnologi, medici, makers, avvocati, grafici, scrittori che collaborano sia fisicamente sia, soprattutto, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione offerti dalla Rete. La disponibilità di piattaforme digitali consente di favorire e fluidificare processi collaborativi, dall’ideazione alla realizzazione e perfezionamento dei progetti.
La rete si fa in rete. L’accessibilità del prodotto e la sua replicabilità delocalizzata.
La gratuità e la volontarietà del contributo consente di realizzare prodotti low cost attraverso l’applicazione della tecnologia 3D. Come sottolineano i membri di OMB Initiative, si assiste alla totale delocalizzazione della produzione, non più legata a siti specializzati e economicamente dispendiosi, e capace di abbattere anche tempi ed investimenti legati al trasporto fisico, sostituito da uno digitale, istantaneo e adattabile a ogni esigenza locale.
Obiettivo dell’iniziativa non è solo di aiutare concretamente persone in stato di svantaggio attraverso lo sviluppo di dispositivi personalizzati, ma quello di rendere autonomo il beneficiario, abilitandolo a riprodurre ed eventualmente a riparare il dispositivo. Di fatto si liberano nuove energie e risorse – in primis quelle degli stessi beneficiari – che da una posizione passiva diventano attivi promotori dei processi di innovazione.
OBM Initiative è una Onlus e si sostiene con attività di crowdfunding, content dei numerosi riconoscimenti e premi raccolti, donazioni. Ancora una volta la rete e le sue piattaforme diventano strumento per raccogliere e promuovere collaborazione diffusa.

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