ToBeUs

Un manifesto progettuale per “educare” al consumo responsabile

ToBeUs è un marchio di macchinine in legno di cedro del Libano nato nel 2008. Un progetto nato fra amici, che poi ha visto coinvolti i grandi maestri del design italiano.

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ToBeUs

Impresa

Milano

www.tobeus.it

ToBeUs | Un manifesto progettuale per “educare” al consumo responsabile

ToBeUs è una giovane impresa milanese che produce automobili di legno di cedro del Libano, indistruttibili e pertanto tramandabili di generazione in generazione, pezzi unici, odorosi e dalle linee magistralmente sinuose, nate dall’incontro tra la mente di un designer e le mani di un provetto artigiano.

ToBeUs è però soprattutto un manifesto progettuale che desidera promuovere una certa idea di consumo.

Da dove nasce l'idea

Non tutti siamo innovativi allo stesso modo. Qualcuno lo è più di altri. Qualcuno, più di altri, vede “oltre”, al di là delle forme e delle destinazioni tradizionali dei materiali e dei prodotti, al di là delle sole logiche dell’utilità.

Come Matteo Ragni, ad esempio, quotato designer d’arredo milanese, che ha incominciato giovanissimo a realizzare – nel senso di “rendere reale” – alcune idee nate dal desiderio di migliorare il proprio mondo quotidiano. Il suo approccio, che lui stesso definisce “rinascimentale”, è quello dell’”imparare facendo”, dove il design emerge da un incontro: tra persone e competenze, tra materiali e forme, tra desiderio di bellezza e necessità. Un’idea, questa, che Ragni diffonde tra i suoi studenti in giro per l’Italia, e che postula la coniugazione di differenze alla base della genialità.

“Mi appassionava il contatto diretto con gli oggetti. Tutto è nato dal soddisfare la mia sete di prodotto, di vedere quello che progettavo usato da altre persone, questo è un atto d’amore verso l’umanità. Cerco di utilizzare questi strumenti per arrivare alle persone, per educare le persone a un consumo più consapevole.”

Matteo Ragni, Fondatore ToBeUs

La Storia

E’ da questi incontri di “anime” diverse che nascono tutta una serie di oggetti in grado di coniugare eleganza e praticità, funzionalità e leggerezza. Come l’ormai affermato “moscardino”, un cucchiaio/forchetta monouso dalla forma di un piccolo polipetto, o gli occhiali da interni realizzati con legno e alluminio.

Tra i suoi clienti, Ragni annovera aziende di rilievo come la Campari, la Frau, la Guzzini, la Lavazza. Nel 2001 vince “Il compasso d’oro”, prestigioso riconoscimento nel mondo del design, insieme al collega Giulio Iacchetti. 

La paternità porta con sé nuovi sguardi sul mondo e Ragni incontra il mondo dei giochi. All’ennesima automobilina sfasciata in poche ore, papà Matteo scrive di getto ad una rivista una lettera che intitola “Il regalo che vorrei…” nella quale immagina un oggetto che possa durare nel tempo. Con sorpresa il suo appello riscuote un inaspettato successo. Arrivano moltissime mail da genitori che condividono una stessa sensibilità: “Dove si possono comprare questi giochi?” Gli amici lo sollecitano: “Ma perché non le produci tu?” E’ da lì che prendono forma i primi prototipi di una serie – oggi ampliata grazie allo straordinario, generoso contribuito di alcuni tra i maggiori designer italiani – di macchinine di legno di cedro del Libano, profumate, tutte d’un pezzo, così solide da poter essere toccate, usate e trasmesse “di generazione in generazione”. Dall’idea ad un prodotto, da un prodotto ad un’impresa. Nasce TO BE US. 

TO BE US è un’attività economica ancora in fase embrionale, ma l’interesse fino ad oggi suscitato nel pubblico spinge ad aumentarne la portata comunicativa anche all’estero. 

Gli aspetti generativi

Soprattutto, essa è una sorta di manifesto di alcuni valori: l’esigenza di un approccio consapevole al consumo che si orienti verso oggetti sostenibili e che durino nel tempo, la rilevanza della memoria, l’importanza di rispettare la creatività del bambino nel manipolare l’oggetto (le macchinine non sono trattate e il bambino può dipingerle, così da renderla davvero propria).

Infine, TO BE US è un progetto di crescente adesione e coinvolgimento di persone diverse accomunate da un uguale sensibilità.
Ogni macchinina – come la generatività - nasce da un incontro, quello tra il genio delle idee e la quello delle mani. E’ grazie a mastro Giovanni, infatti, un falegname brianzolo, che il legno prende la forma desiderata. Un taglio preciso, addolcito da sapienti curvature e nessuno spigolo, a tutela di ogni bambino e di ogni nipote.
Le sfide nel futuro di TO BE US sono quindi duplici: di sostenibilità economica, anzitutto, ma anche, e forse soprattutto, di natura pedagogica. E’ possibile “stare sul mercato”puntando tutto sulla diffusione di un concetto di “valore” legato alla durata e alla solidità piuttosto che sul cambiamento continuo della moda? Si affermerà l’idea di designer non come colui che fa tendenza, bensì quale “educatore” ad un consumo in grado di coniugare necessità e bellezza, libertà e responsabilità?

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