BerBrand | Multilocalizzazione e sostenibilità
Perché un’azienda come la Berbrand, che ha scelto la multilocalizzazione quale strategia di mercato e che ha saputo trasformare l’impegno per la sostenibilità su tutta la filiera produttiva - dal Western Australia e al Vietnam fino a Grumello del Monte - in vantaggio competitivo, continua a restare in Italia?
L’interrogativo che già il NY Times si poneva nel 2006 appare oggi ancora più pressante se pensiamo alla situazione attuale del nostro Paese.
Da dove nasce l'idea
Micro azienda italiana nata nel 1995 nel bresciano nella cosiddetta "Button Valley" Italiana – solo 7 dipendenti che costituiscono, sinergicamente, la cabina di ideazione, sperimentazione e regia di una filiera globale che coordina 3 unità produttive, 2 pearl farms, 2 magazzini, 1 unità logistica e 3 show rooms dislocati tra Asia, Europa e Stati Uniti.
La scelta del settore – bottoni e accessori per l’alta modo in pura madreperla – è orientata dal desiderio del titolare, Emanuele Bertoli, di trovare uno spazio dove tradurre non solo raffinate capacità imprenditoriali, ma anche valori personali e uno stile di vita pervaso dalla ricerca del bello. L’idea di bellezza che guida quasi ossessivamente la strategia produttiva e di mercato dell’azienda merita una precisazione: è bello ciò che suscita benessere, armonia, emozioni. Bello è il frutto di una ricerca di perfezione che sfugge alla banalità, resiste al tempo e alle mode e coniuga equità e qualità.