Grazie a questa collaborazione i primi tempi registrano un interessante incremento di fatturato attribuibile proprio alla gestione in rete.
Da lì, la decisione di formalizzare contrattualmente l’intesa arrivando alla creazione di una rete stabile che oggi include 12 imprese italiane. Impossibile non immaginare qualche resistenza, soprattutto avendo in mente la realtà delle PMI.
“Tutti quanti noi abbiamo capito che se volevamo andare avanti dovevamo cambiare la testa. L’esperienza più difficile è stata proprio quella di far sedere allo stesso tavolo imprenditori che nella vita hanno avuto successo, non solo in termini economici ma di soddisfazioni! Condividere le decisioni non è facile! Le cose hanno incominciato a cambiare quando si è visto che riuscivamo a mantenere i posti di lavoro! A non fare cassa integrazione! Perché siamo tutti molto attaccati ai nostri collaboratori. E noi oggi stiamo cercando personale!” racconta Vittorio Ori.
I vantaggi della rete sono plurimi. Anzitutto, FFF riesce a conseguire significativi risparmi sugli acquisti delle materie prime principali grazie al fatto che gli ordini vengono fatti cumulativamente (3,2% nell’ultimo anno). Notevoli sono i vantaggi anche sul versante commerciale: non solo l’immagine di una rete di imprese è sensibilmente più robusta e convincente di quella di una azienda singola, ma anche gli oneri della partecipazione alle fiere internazionali di settore e alla promozione dei prodotti risultano intelligentemente suddivisi tra i beneficiari. Non ultimo, in virtù del contratto di rete, il fatturato è aumentato del 6% nel 2009; del 13% nel 2010 e del 37% nel 2011. Non male, soprattutto in tempo di crisi.
“Alcuni mesi fa abbiamo avuto l’idea di allargare la nostra esperienza ad aziende straniere. Se per collocare i nostri prodotti nei paesi dell’Est, è necessario passare dalla Germania, perché, allora, non comprendere nella nostra rete delle aziende tedesche? Così abbiamo incominciato a collaborare con alcune realtà del nostro settore che conoscevamo da tempo. Andare a proporre ai tedeschi una proposta come la nostra non è stato semplice. Ci siamo reciprocamente annusati, poi abbiamo incominciato a lavorare. In pochi mesi abbiamo stretto collaborazioni con tedeschi, francesi, polacchi e cechi… Grazie al nostro gruppo loro hanno fatto molto più business, e anche noi, grazie a loro, qualcosa abbiamo fatto!” continua Vittorio.
I risultati dell’internazionalizzazione sono andati oltre ogni più rosea prospettiva dimostrando che la strada della rete genera un surplus in termine di valore.
Grazie alla rete la singola impresa “vale” di più e può aspirare ad opportunità di business inavvicinabili singolarmente. Il modello collaborativo sta producendo e ridistribuendo valore non solo localmente (si pensi ai posti di lavoro e all’indotto che FFF garantisce nel Bresciano), ma anche in quegli stessi paesi esteri che si sono lasciati coinvolgerei in questa avventura, dove è stato osservato un aumento dell’attivazione di reti con buon prospettive di sviluppo futuro.