Centro Sperimentazione Autosviluppo

Il tempo dell’attesa che diventa relazione

Un gruppo di donne, dal Gennaio 1999, ad Iglesias, nel Sud-Ovest della Sardegna, ha dato l’avvio all’associazione "Centro Sperimentazione Autosviluppo", per sperimentare forme e modalità di autosviluppo partendo dai bisogni, dalle esigenze dell’ambiente e delle persone del luogo.

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Centro Sperimentazione Autosviluppo Associazione

Associazione

Iglesias, Carbonia-Iglesias

www.domusamigas.it

Centro Sperimentazione Autosviluppo | Il tempo dell’attesa che diventa relazione

Quanto tempo ci vuole per il cambiamento? Il tempo dell'attesa è anche il tempo del mutamento, un tempo preparatorio, "sacro", dove il singolo entra in rapporto con l'altro e da filo diventa rete fino ad essere tessuto. Solo allora il tempo dell'attesa diviene presente e nella sua pienezza tempo della costruzione e del cambiamento.

La storia del Centro Sperimentazione di Autosviluppo racchiude in sé molteplici storie che in ogni soggetto partecipante ha un narratore: dalle donne sarde, da chi è emigrato, da chi non si è mai allontanato, da chi è di luoghi diversi ma, in Sardegna, si è sentito a casa. 

Da dove nasce l'idea

Una storia che prende vita molto prima del 1999, anno di nascita dell’associazione, grazie a un gruppetto di tre donne, Teresa, Ausilia e Paola, che affonda le sue radici nel territorio del Sulcis iglesiente e nella cultura pacifista e attiva di Aldo Capitini e di Don Milani.

Come rendere un territorio autonomo da un’economia di sfruttamento delle risorse minerarie? L’interrogativo ha trovato soluzione nel Genius Loci riscoperto e valorizzato.

“Abbiamo sviluppato la consapevolezza che il cambiamento, la trasformazione sociale non dovevamo aspettarceli dall’esterno. Pensare e contare sulle proprie forze significa avere fiducia nella creatività e nelle potenzialità degli esseri umani.”

Teresa Piras, rappresentante Centro Sperimentale Autosviluppo

La Storia

Il Centro esplora forme di economia alternativa e di auto organizzazione che consentono di dare una risposta concreta, credibile e realizzabile alla crisi economica che crea un alto tasso di disoccupazione e costringe i sardi ad emigrare. Animato da questa consapevolezza il Centro ha iniziato ad immaginare uno sviluppo che migliorasse da subito la loro vita e a lavorare su alcuni progetti, tessendo reti di mutuo aiuto e solidarietà.

L’agricoltura biologica, insieme all’artigianato e alle bellezze naturali, sono stati il movente per ricercare con consapevolezza nuovi stili di vita eco e auto sostenibili, partendo dalla fiducia nella potenzialità degli uomini e donne del territorio e riscoprendo un’economia del dono, di uno scambio fra pari di competenze diverse. 

Da questi assunti il Centro è diventato fulcro trainante di questa zona, accogliendo differenti realtà che si snodano lungo 4 assi cardinali: artigianato, agricoltura, bioedilizia e turismo responsabile. Realtà che si incontrano settimanalmente e tutte insieme una volta l’anno nell’evento “Dalle terra e dalle mani” per confrontarsi e tracciare nuove direzioni e nuove mete da raggiungere.

Gli aspetti generativi

Le relazioni che si instaurano e la reciprocità di queste, insieme all’obiettivo comune di rispondere alla crisi attraverso delle possibilità concrete sul territorio oltre una dinamica di sfruttamento, sono alla base delle proposte del Centro.

Progetto anima è Domus Amigas: una rete di ospitalità diffusa che coinvolge numerose famiglie del Sud-Ovest della Sardegna e che mette in contatto l’ospite e l’ospitante in uno spazio privilegiato, quello domestico. In una dimensione d’accoglienza accade il mutamento da turisti a viaggiatori, per assaporare ancora la lentezza del tempo che scandisce i momenti della vita.

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