Cooperativa Nazareth | Accogliere per crescere tutti
Valorizzare la capacità di accoglienza significa abbandonare l’assistenzialismo (unidirezionale e a fondo perso) per produrre valore e legame attraverso l’energia che si sprigiona da due fonti fondamentali: la reciprocità e la gratitudine.
Una piccola città di provincia; un’alleanza riuscita tra soggetti diversi e qualificati, accomunati da una sensibilità e un’attenzione condivisa; un caso rivoluzionario nella sua semplicità, che testimonia una possibilità e apre una via concreta di intervento, sulla cui scia altre si potranno collocare.
Da dove nasce l'idea
Attorno agli anni 2000 la città di Cremona si trova ad essere investita dall’arrivo di un consistente numero di minori stranieri non accompagnati. L’evento sollecita una attivazione immediata da parte dei Servizi Sociali del Comune e dalle tante energie del volontariato di Cremona.
Tra di esse vi sono gli operatori e i volontari della “Cooperativa Nazareth”.
Perché questi ragazzi arrivano proprio qui? Il fenomeno aveva già interessato le città italiane più grandi e appetibili per chi, come i migranti, sono alla ricerca di una sistemazione e soprattutto di un lavoro. Cremona, cittadina di provincia senza particolari sbocchi professionali se non legati al settore primario e a qualche industria, ne era rimasta pressoché esclusa. Poiché il flusso di arrivi non si arresta, i numeri crescono e le risorse finanziarie a budget si riducono velocemente appare sempre più evidente la necessità di una nuova e più lungimirante progettualità che risulti sostenibile, socialmente e economicamente.