Messina ritorna protagonista a livello italiano attraverso una “due giorni” – prevista per domenica 4 e lunedì 5 ottobre – dedicata alla 1° Assemblea Nazionale della Rete dei Beni Comuni.

L’evento -dal titolo “Mettiamoci in comune” si terrà a partire dalle ore 15 di domenica 4 presso Fondazione Horcynus Orca (a Torre Faro, Messina) –ed è promosso dalla costituente Rete dei Beni Comuni.

I beni comuni sono “utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali e dei doveri di solidarietà sociale, nonché al libero sviluppo di ogni persona”.

I beni comuni riguardano quindi sia il capitale naturale (es. la terra, l’acqua, ecc), il patrimonio culturale e paesaggistico, le infrastrutture fondamentali per i cittadini, la conoscenza (informazione ed educazione), il welfare, la qualità della vita nelle città, la giustizia e la tutela della privacy e dei profili digitali personali.

Siamo quindi di fronte a una visione diversa e mediana che si inserisce tra l’economia di stato e il libero mercato; una proposta alternativa che vuole portare un contributo innovativo (e a suo modo “rivoluzionario”) rispetto alle possibili (e perseguibili) vie di uscita dalla crisi generata da Covid-19.

L’introduzione alla “due giorni” – domenica 4 ottobre ore 15 – è affidata a Andrea Rapaccini (Associazione Common) e Luigi De Giacomo (Comitato Rodotà) i quali interverranno sul tema “Una rete permanente sui beni comuni”.

A seguire il Key note speech “Perché oggi è urgente un nuovo paradigma sui beni comuni” sarà tenuto da Johnny Dotti di ON! Impresa sociale

Seguiranno due sessioni di lavori – la prima dedicata al “capitale naturale”, la seconda a “il Welfare” – e la conclusione della prima giornata si avrà con la tavola rotonda dal titolo “Una nuova economia per il bene comune” a cura di Riccardo Bonacina (Fondatore di Vita) e al tavolo parteciperanno esponenti di Symbola, Alleanza per la Generatività, Forum delle Associazioni Familiari, Asvis.

Lunedì 5 ottobre ore 9.30 i lavori saranno introdotti dalla relazione di Ugo Mattei (Comitato Rodotà) sul tema: “Riferimenti costituzionali ed evoluzioni normative necessarie”. Al termine si terranno la terza e la quarta sessione dedicate rispettivamente a “patrimonio culturale e informazione” e “finanziare l’economia dei beni comuni”.

La conclusione dei lavori si avrà con la presentazione – e sottoscrizione da parte dei partecipanti – del Manifesto della Rete permanente dei Beni Comuni

Aderenti all’iniziativa sono: Alleanza della Generatività, AlterLab, Associazione CommON, Asvis, Comitato Rodotà, Confcooperative-Federsolidarietà, Favara Cultural Park, Fondazione Finanza Etica, Fondazione Horcynus Orca, Fondazione Riusiamo l’Italia, Forum delle Associazioni Familiari, Forum del Terzo Settore, L’incontro, L’Italia che cambia, On! Impresa Sociale, Vita, R&P Legal, Slow Food Italia, Social Innovators Community e Symbola