#Contagiamoci! è il nome della rete composta da realtà di tutta Italia protagoniste nel settore del no profit che dal 2011 hanno dato vita ad imprese in grado di autosostenersi. Nelle giornate di festival molti i momenti di confronto e di testimonianza per dimostrare che “è possibile invertire la rotta” e generare un’economia sana, produttiva ed inclusiva.

Rappresenta probabilmente la novità più significativa all’interno dell’ottava edizione del Festival della dottrina Sociale. #Contagiamoci! è un network aperto e in costante crescita ed evoluzione, costituito da realtà di tutta Italia protagoniste nel settore del no profit che dal 2011, sulla base di progetti generativi, hanno dato vita ad imprese in grado di autosostenersi, di fare utili e di dare lavoro, in contesti sociali complessi e delicati. Si tratta di oltre 130 realtà che, trovata la propria dimensione e indipendenza economica, si daranno appuntamento al festival DSC di Verona per scambiarsi non solo informazioni e saperi acquisiti ma soprattutto per creare una rete effettiva che generi partnership e collaborazioni concrete.

#Contagiamoci!, paziente lavoro di semina e di relazione coordinato da Fondazione Cattolica, si declina in cinque appuntamenti principali:

venerdì 23 novembre

15.00 – “Generativi di tutto il mondo: #Contagiamoci!” è l’invito che Mauro Magatti, dell’Università Cattolica di Milano, farà ai presenti nel corso del convegno che vede già 300 iscritti. “Il sistema Terzo settore. Opportunità e strumenti di collaborazione tra Enti” sarà invece il titolo del contributo offerto da Lorenzo Pillon, avvocato ed esperto sulla riforma in atto del Terzo settore, per affrontare, tra le altre, gli aspetti tecnici ed operativi per chi opera in quest’ambito.

17.0012 tavoli di approfondimento

Saranno attivati 12 tavoli di approfondimento e di dialogo su temi che vanno dall’inclusione e accoglienza all’agricoltura biologica, dall’e-commerce alla sartoria sociale solo per citarne alcuni, durante i quali sarà possibile per i partecipanti confrontarsi e “contagiarsi”.

21.00 – “Premio imprenditori per il Bene Comune

Serata evento durante la quale saranno premiati quegli uomini e quelle donne che, nelle rispettive realtà imprenditoriali, si sono distinti nel campo della solidarietà e del sostegno agli altri.

La serata sarà condotta da Safiria Leccese, giornalista Mediaset e vede la partecipazione dell’orchestra “Fucina Culturale Macchiavelli”.

Sabato 24 novembre

10.0012 tavoli di approfondimento

Nuova occasione di confronto con i 12 tavoli di approfondimento e di dialogo su temi che vanno dall’inclusione e accoglienza all’agricoltura biologica, dall’e-commerce alla sartoria sociale solo per citarne alcuni, durante i quali sarà possibile per i partecipanti parlare e “contagiarsi”.

15.00 – “Con uno sguardo nuovo: esperienze di un rinascimento possibile”

Mentre nella società contemporanea tutto pare andare a rotoli, in un mondo in cui chi è “diverso” è semplicemente sbagliato e quindi “fuori dai giochi”, esistono imprenditori che hanno scelto di invertire la rotta, di coinvolgere invece che selezionare ed escludere, di accogliere per creare utili e reddito. Una contraddizione solo apparente perché, numeri alla mano, un “nuovo rinascimento è possibile”.

Ne parlano:

Marco Ottocento, Fondatore Cooperativa Sociale Vale un Sogno – Verona
Giorgio Malaspina, Associazione Comunità Papa XXIII – Rimini
Marco Sermarini, Fondatore Scuola Libera G.K. Chesterton – San Benedetto del Tronto
Carlo Milia, Presidente Cooperativa GEA Ambiente e Turismo – Cagliari

Conclusioni di Ivana Basile, dell’Associazione Nassigh per la cura di chi cura.

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Il rischio della libertà” è il tema scelto per l’ottava edizione del Festival della Dottrina Sociale – in programma al Cattolica Center di Verona dal 22 al 25 novembre – a sottolineare come oggi, in una società libera da schemi, individualista e priva di ogni senso di appartenenza, sia davvero difficile e rischioso perseguire la libertà vera, intesa come autodeterminazione, libertà di pensiero, di movimento, libertà di aprirsi e accogliere.

«Ognuno di noi desidera profondamente e intimamente la libertà perché è in gioco la nostra stessa umanità e la nostra dignità. Ma spesso la libertà non solo è a rischio ma viene completamente negata» spiega Mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival.

La manifestazione si propone come laboratorio di idee e buone pratiche, promosse dagli stessi attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti.

Dagli incontri in calendario nascerà un’attenta analisi critica della società attuale e numerosi spunti su cui lavorare nel corso dell’intero anno.