Un percorso partecipato che ha come esito la costruzione di un evento nazionale all’interno del quale convergono tutte le esperienze più interessanti di Prossimità, partecipazione civile e comunitaria.
La prima edizione fu a Genova nel 2015, la seconda a Bologna nel 2017, la terza a Taranto nel 2019, poi una pausa forzata dalla pandemia, e finalmente ora, a Brescia, dal 10 al 12 giugno, ci si potrà abbracciare di nuovo.
La scelta infatti è quella di una partecipazione solo in presenza perché, come si legge negli highligts dell’evento, “la prossimità non si ascolta, si vive insieme agli altri, incontrandosi, guardandosi, parlandosi e, per quanto possibile in sicurezza, abbracciandosi”.
Operatori di enti di terzo settore, volontari, cittadini, amministratori locali, hanno l’occasione di riunirsi per raccontare le proprie iniziative di prossimità, i risultati raggiunti, le criticità superate, per formarsi, confrontare i propri modelli con quelli di altri, tessere reti e relazioni.
La Biennale della Prossimità è infatti soprattutto un luogo di relazione tra persone, uomini e donne che investono le loro energie per offrire un futuro alle proprie comunità, generando esperienze incredibili fatte di passione e competenza.
Un’occasione, insomma, per generare futuro.
Qui il programma della “Biennale della Prossimità” di Brescia.