Rondine | Cittadella della pace
Promuovere la trasformazione creativa del conflitto attraverso l’esperienza di giovani che scoprono la persona nel proprio nemico. E’ questa, in estrema sintesi, la missione di Rondine, Cittadella della Pace.
Rondine è un piccolo borgo medioevale non lontano da Arezzo, in Toscana.
Da dove nasce l'idea
Abbandonato nel tempo, alla fine degli anni Ottanta viene affidato dal vescovo di allora a un gruppo di giovani che, ispirati dal pensiero di Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani, danno vita a una prima esperienza di accoglienza.
Inviata una lettera a Raissa Gorbačëva con il fine di aprire una comunicazione con l’URSS e l’Oriente, inaspettatamente vengono invitati a Mosca per avviare un primo scambio. E’ una sorta di “diplomazia dal basso”.
Durante la guerra in Cecenia, nel 1995, ai fondatori di Rondine viene chiesto di intervenire per facilitare una tregua. L’iniziativa consente di raggiungere un breve, ma importante cessate il fuoco.
Al termine del conflitto, il rettore dell’Università di Groznyi chiede a uno dei fondatori di Rondine, Franco Vaccari, di ospitare alcuni giovani ceceni perché possano completare gli studi. La risposta è positiva ma vincolata alla disponibilità dei giovani ceceni a convivere con alcuni giovani russi.
Da questa prima esperienza nascerà lo Studentato Internazionale - la World House - che da allora accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o di post-conflitti e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso un lavoro, delicato e faticoso ma anche sorprendente, di convivenza quotidiana.