Dar Casa

Una nuova formula per il problema degli alloggi

Dar Casa è una cooperativa di abitazione a proprietà indivisa. Dal 1991 offre case, esclusivamente in affitto, accompagnate da un servizio di gestione sociale.

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Dar Casa Società Cooperativa Sociale

Impresa

Milano

www.darcasa.org

Dar Casa | Una nuova formula per il problema degli alloggi

Dar Casa è una cooperativa con sede a Milano il cui interesse si focalizza attorno al tema dell'abitazione.

Da una parte essa si concentra su opere di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico; dall'altra parte mette in atto una serie di interventi per sostenere l'accesso delle fasce più deboli e permetterne l'integrazione.

Da dove nasce l'idea

Dar Casa è una cooperativa con sede a Milano. E' nata nel 1990 su iniziativa di alcune persone particolarmente sensibili al problema della casa, fortemente avvertito dalle fasce deboli della popolazione (famiglie a basso reddito, immigrati, anziani soli, giovani coppie).

Oggi, Dar Casa impiega sia volontari che personale stipendiato per seguire aspetti distintivi - come la gestione dell'incontro tra domanda e offerta di casa e l'amministrazione degli stabili - e la più recente progettazione sociale finalizzata all'integrazione degli affittuari nel contesto abitativo e nel quartiere, evitando ghettizzazioni e promuovendo il mix sociale. Alla guida dell'associazione, a Piero Basso è seguito Sergio D'Agostini, architetto milanese.

“Il progetto Dar Casa nasce per rispondere al bisogno di casa delle persone che non l’avevano. In un primo tempo abbiamo pensato soprattutto agli immigrati. Ci siamo chiamati Dar: in arabo significa casa. A quell’epoca la maggior parte degli immigrati erano di origine araba, un nome che capivano subito.”

Piero Basso, Fondatore Dar Casa

La Storia

L'idea-guida di Dar Casa è quella di ottenere, pagandone l'affitto, la gestione di abitazioni di proprietà pubblica inutilizzate e a rischio di degrado, per ristrutturarle mettendole poi a disposizione di coloro che stanno cercando una casa a prezzo moderato.

La novità sta nell’originale metodo di autofinanziamento della ristrutturazione: gli affittuari pagano un canone di affitto leggermente superiore a quanto l’associazione paga all’ente pubblico (che è già un canone molto più basso dei prezzi di mercato). Con la differenza, l’associazione paga la ristrutturazione. 

In questo modo si ottengono due risultati: anzitutto si da una casa decorosa a famiglie impossibilitate ad accedere al mercato immobiliare. Inoltre, si recupera il patrimonio edilizio pubblico, evitando la caduta nel degrado di questi spazi, con le conseguenze sociali del caso (abusivismo, criminalità, abbandono). 

Attraverso questo metodo sono state date recuperate oltre 200 abitazioni nell’area milanese (fra cui spiccano il Villaggio Grazioli, le Quattro Corti). Si tratta di un’idea semplice, la cui mancata applicazione su larga scala lascia perplessi anche i soci stessi; il rapporto della cooperativa con le istituzioni pubbliche locali non è infatti sempre facile.

Gli aspetti generativi

Per superare una logica assistenziale e offrire risposte durature Dar Casa viene costituita come una cooperativa edificatrice. Una “impresa sociale”: un soggetto che non distribuisce utili ma che è comunque capace di confrontarsi con il mercato.

Si posiziona all’interno del “terzo settore abitativo“, ovvero quell’area del privato sociale, importante in diversi paesi europei ma ancora residuale nel nostro, che affianca le politiche pubbliche sulla casa secondo una logica di integrazione e sussidiarietà. La scelta della cooperativa a proprietà indivisa si rifà alla ricca tradizione di solidarietà sociale del movimento cooperativo che ha avuto un ruolo considerevole nel passato nel provvedere un’abitazione dignitosa alle persone in difficoltà economica e rispecchia la nostra convinzione per cui sia l’affitto la misura più adatta al bisogno sociale di casa.

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