Dance Well | Noi danziamo con il Parkinson
Dance Well ha come obiettivo l’inclusione e il benessere di persone affette dal morbo di Parkinson, attraverso la danza contemporanea. Una pratica inclusiva e intergenerazionale che rinforza anima e corpo.
Roberto Casarotto, ideatore di Dance Well e responsabile dei Progetti Danza e Internazionale di Operaestate Festival Veneto, sostiene: “Le persone con il Parkinson spesso si isolano, si vergognano ad uscire, la danza cambia la loro vita, ha questo potere straordinario di immergerli in una dimensione diversa in cui si sentono valorizzati, in cui si risentono belli, in cui percepiscono in una nuova dimensione una personale forma di eccellenza”.
Da dove nasce l'idea
Per Dance Well il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo. Elemento fondamentale della pratica è il luogo che fa da contenitore e amplifica la forza della danza, consentendo ai partecipanti di riappropriarsi della propria armonia.
L’idea originale, nata in Olanda, è stata reinterpretata da Roberto Casarotto, ballerino e coreografo di fama internazionale, che ha introdotto importanti elementi di novità.
Il primo è la scelta di dare vita a gruppi di lavoro aperti a tutti. Avviato come sperimentazione con un piccolo nucleo di persone con il Parkinson, Dance Well è oggi un progetto ben radicato nel territorio, che vede coinvolte persone di differenti età, profili e condizioni di salute, non solo malati di Parkinson. Questa mescolanza consente la crescita di ciascuno e del gruppo, l’inclusione sociale, il senso di appartenenza, il sostegno reciproco, superando ogni differenza.
Un secondo importante distinguo è la rilevanza data al luogo in cui le attività vengono svolte che deve “ispirare intimamente” i danzatori e non essere brutto o sterile. L’ambiente deve essere bello, esteticamente, spiritualmente, artisticamente denso: per questo gli incontri non avvengono né in una palestra e neppure in contesti medicalizzati, bensì presso il Museo Civico di Bassano del Grappa, a Schio sul palcoscenico del Teatro Civico, a Villa Margherita nella sala conferenze.
Un terzo elemento è dato dalla gratuità della proposta. Il supporto dell’amministrazione comunale conferma il valore sociale riconosciuto a questa attività dai benefici collettivi, che negli anni sta dimostrando di generare ritorni significativi sulla vita dei partecipanti, delle loro famiglie, della cittadinanza.