Abbiamo scelto di far parte dell’Alleanza perché crediamo fortemente che le idee ed i progetti funzionino se nascono dal basso e si condividono insieme. “Qualcuno disse che se un sogno viene fatto da una sola persona rimane tale, ma se molte persone fanno lo stesso sogno c’è buona probabilità che si realizzi” cit.

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La Fondazione Castello di Padernello opera sul Castello di Padernello, sviluppando un progetto che viaggia su un doppio binario parallelo: da una parte recuperando un patrimonio architettonico con un restauro assolutamente conservativo e filologico, dall'altro riutilizzando il Castello come sistema culturale locale, attivando arte, cultura, enogastronomia ed economia territoriale. 
La Fondazione non ha scopo di lucro e ha come oggetto sociale la riqualifica non solo del Castello ma anche del proprio territorio in disponibilità di intervento. La Fondazione è gestita da un Consiglio Direttivo formato da undici soci fondatori tra i quali cinque banche di credito cooperativo, la società Cogeme SpA, rappresentativa di 70 comuni, e da privati. L’Ente persegue la propria mission attraverso lo sviluppo e l’implementazione di piani strategici quinquennali, che gli permettono una visione lungimirante e ad ampio raggio.
Il Castello è aperto al pubblico per circa 220 giornate l’anno, offrendo un’ampia possibilità di iniziative e manifestazioni, che hanno richiamato, nel corso degli anni, decine di migliaia di visitatori.

La Fondazione Castello di Padernello, insieme all’Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, hanno ideato l'iniziativa Verso il Borgo, un progetto concreto per ricreare un borgo artigiano vero, pulsante, basato su quattro parole chiave: tradizione, innovazione, giovani, lavoro. Il progetto nasce dalla radicata convinzione che il modello di successo del Castello di Padernello, di restauro di un bene culturale e riutilizzo come sistema culturale locale, con forte partecipazione e adesione della comunità, con grandi risultati di collaborazione fra pubblico e privato, debba uscire dal Castello ed operare sul borgo, attivando economie artigianali e sociali per dare un nuovo futuro di benessere alla nostra comunità. Il progetto si basa su un’idea di riqualificazione come azione complessa, che contiene la conservazione ma non si esaurisce in essa. Non c'è recupero senza riutilizzo e non è possibile operare consapevolmente in un borgo artigiano e agricolo senza considerare la stretta relazione che lo lega al paesaggio e alla dimensione del lavoro. Il restauro, la conservazione ed il riuso sono indirizzati al recupero complessivo del borgo e del paesaggio, intesi nel loro insieme come risultato di un’incessante azione antropica, che ha disegnato uno stratificato palinsesto territoriale, facendosi portatrice di elementi culturali ed identitari, manifestazione della storia di una comunità, nella quale l'artigianato ha avuto una rilevanza fondamentale.