Anno 2019. È un lunedì di settembre quando, verso mezzogiorno, squilla il telefono.

Una telefonata come le numerose che pervengono agli uffici della Fondazione Castello di Padernello, ma questa si rivela subito “particolare”. Innanzitutto, l’interlocutore parla in inglese, fatto quasi anomalo nello sperduto borgo della Bassa Bresciana, ed inoltre la telefonata giunge dai sobborghi di Washington D.C. .

È una voce molto cordiale ed amichevole quella di Mr. Andrew Zacharias ed anche un po’ agitata dall’emozione. Perché?

Perché Andrew e la moglie Nan custodiscono nella loro casa un disegno settecentesco del Castello di Padernello. Il fatto sorprende, e scatta l’immediato scambio di contatti ed indirizzi mail.

Nel primo pomeriggio ecco che arriva la fotografia del disegno… una meraviglia!

I dettagli sono minuziosi, dalle guglie decorative degli antichi cancelli allo stemma della Famiglia Martinengo posto sopra il ponte levatoio, dagli intrecci delle inferriate alle finestre del piano terra ai balconcini di ferro battuto del primo piano. Il fossato, la vegetazione, la Cascina Bassa e tutta Via Cavour, fino alla Chiesa parrocchiale di Padernello.

Un disegno unico, ad inchiostro, che ci trasporta nel borgo di Padernello di fine Settecento.

Andrew e Nan riferiscono che negli anni Settanta avevano acquistato da un antiquario il disegno, proveniente molto probabilmente da una tenuta signorile dello Stato della Virginia. Dopo anni di ricerche “a caccia” del misterioso soggetto, tra antichi dipinti e fotografie di castelli italiani, e pensando che il castello non esistesse più, Andrew racconta la sua sorpresa quando – per caso – ha scoperto alcune recensioni su TripAdvisor di un certo Castello di Padernello. Ed eccolo lì il maniero che per circa quarant’anni ha atteso in silenzio che il suo mistero venisse svelato.

Andrew, quindi, non ha esitato a tentare una telefonata in Italia, un lunedì di settembre, verso mezzogiorno.

Questa è una piccola storia, ma – come tante piccole storie – merita di essere narrata perché grande è il suo valore.

Il valore di nuove amicizie, di rapporti di stima, di rispetto per un luogo e per chi ne ha costruito la storia. Ed il valore del Dono. Proprio nei momenti più critici per la Fondazione – a causa dei lunghi periodi di chiusura per la pandemia – Andrew e Nan ci hanno aiutato con una generosa donazione. Un Dono, appunto, che va oltre il mero valore economico. Un dono che unisce, nonostante la distanza, un dono che – ancora una volta – ci riempie di emozione e ci gratifica.

Probabilmente il Professor J.R.R. Tolkien intitolerebbe questa avventura “Andata e Ritorno…un racconto castellano di Padernello”. Raffigurato nel Settecento e – non si sa come (ogni racconto che si rispetti deve mantenere un alone di mistero) – giunto oltreoceano per “far ritorno” a casa cinquecento anni dopo.

Il viaggio del Castello non termina qui…e noi saremo pronti, ancora una volta, per raccontarlo.

Federica Brognoli

Fondazione Castello di Padernello